Cassazione Penale del 4 dicembre 2023, n. 48046, sulla la questione della sicurezza dei lavori in quota. Secondo la Cassazione, le misure di protezione collettiva devono essere prioritarie rispetto a quelle di protezione individuale. Questo perché i dispositivi di protezione collettiva possono garantire la sicurezza indipendentemente dal comportamento del lavoratore, anche nel caso in cui questi decida di non utilizzare in modo corretto il dispositivo di protezione individuale. Inoltre, il datore di lavoro ha la possibilità di scegliere il tipo di sistema di accesso più adatto per i lavori temporanei in quota, in base alle circostanze. Tuttavia, viene incoraggiato l’uso di dispositivi di protezione collettiva in tutte le norme di sicurezza previste per i lavori in quota, poiché sono considerati lo strumento principale per garantire la sicurezza dei lavoratori.
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Allegata la sentenza:
Cassazione Penale, Sez. 4, 04 dicembre 2023, n. 48046